Antiossidante




Gli antiossidanti sono sostanze chimiche (molecole, ioni, radicali) o agenti fisici che rallentano o prevengono l'ossidazione di altre sostanze. L'ossidazione è una reazione chimica che trasferisce elettroni da una sostanza ad un ossidante.

Le reazioni di ossidazione possono produrre radicali liberi, responsabili dell'avvio di una reazione a catena che danneggia le cellule; gli antiossidanti terminano queste reazioni a catena intervenendo sui radicali intermedi ed inibendo altre reazioni di ossidazione facendo ossidare se stessi. Come risultato, gli antiossidanti sono definiti chimicamente agenti riducenti - come tioli o polifenoli - in quanto le reazioni chimiche coinvolte sono di ossidoriduzione.

Anche se le reazioni di ossidazione sono fondamentali per la vita, possono essere altrettanto dannose; perciò, piante ed animali mantengono complessi sistemi di molteplici tipi di antiossidanti, come glutatione, vitamina C e vitamina E, così come enzimi quali catalasi, superossido dismutasi e vari perossidasi. Livelli troppo bassi di antiossidanti o di inibizione degli enzimi antiossidanti causano stress ossidativo e possono danneggiare o uccidere le cellule.

Così come lo stress ossidativo potrebbe essere la causa di molte malattie umane, così l'uso degli antiossidanti in farmacologia è stato intensamente studiato, in particolare nei trattamenti dell'ictus e delle malattie neurodegenerative; ma non si sa se lo stress ossidativo sia la causa o la conseguenza di queste malattie. Gli antiossidanti sono largamente usati come ingredienti negli integratori alimentari con la speranza di mantenere il benessere fisico e prevenire malattie come cancro e cardiopatie coronariche. Anche se alcuni studi hanno suggerito che l'integrazione di antiossidanti ha benefici sulla salute, molti altri studi di ricerca medica non hanno rilevato alcun beneficio per le formulazioni testate, mentre un eccesso di integrazione può risultare dannoso. In aggiunta a questi usi in medicina, gli antiossidanti hanno molti usi industriali, ad esempio come conservanti in cibo e cosmetici e nella prevenzione della degradazione di gomma e benzina.

La sfida ossidativa in biologia
Un paradosso nel metabolismo è che mentre la maggior parte degli organismi complessi richiede O2 per la sua esistenza, quest'ultima è una molecola altamente reattiva che danneggia gli organismi viventi producendo specie reattive dell'ossigeno. Di conseguenza, gli organismi contengono una complessa rete di metaboliti ed enzimi che lavorano sinergicamente per prevenire il danno ossidativo a componenti cellulari come DNA, proteine e lipidi. In generale, i sistemi antiossidanti o prevengono la formazione di queste specie ossidanti o le rimuovono prima che possano danneggiare i componenti vitali delle cellule.

Stress ossidativo nelle malattie
Si pensa che lo stress ossidativo contribuisca allo sviluppo di una vasta gamma di malattie, tra cui malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson, le patologie causate dal diabete e artriti reumatoidi, e neurodegenerazione nella sclerosi laterale amiotrofica. In molti di questi casi, non è chiaro se gli ossidanti scatenano la malattia o se sono prodotti in conseguenza della malattia e ne causano i sintomi; come alternativa plausibile, una malattia neurodegenerativa può essere il risultato di una defezione nel trasporto axoplasmico dei mitocondri, che svolge le reazioni ossidative. Un caso in cui questo collegamento è ben conosciuto è il ruolo dello stress ossidativo nelle malattie cardiovascolari. Qui, l'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) appare svolgere il processo di aterogenesi, che porta all'arteriosclerosi, e infine alla malattia cardiovascolare.

Una dieta a basse calorie prolunga la speranza di vita media e massima in molti animali. Questo effetto può comportare una riduzione dello stress ossidativo. Mentre è evidente il ruolo dello stress ossidativo nell'invecchiamento in organismi modello come Drosophila melanogaster e Caenorhabditis elegans, nei mammiferi è meno chiaro. Diete che prevedono un alto consumo di frutta e verdura, in cui è elevata la quantità di antiossidanti, promuovono il benessere fisico e riducono gli effetti dell'invecchiamento, anche se il supplemento di vitamine antiossidanti non ha un effetto rilevabile sul processo di invecchiamento; quindi gli effetti di frutta e verdure potrebbero non essere correlati al loro contenuto antiossidante.

Effetti sulla salute
Trattamento delle malattie
Il cervello è vulnerabile unicamente al danno ossidativo, per via del suo alto tasso metabolico e dei suoi elevati livelli di lipidi polinsaturi, il bersaglio della perossidazione lipidica. Di conseguenza, gli antiossidanti sono comunemente usati come farmaci nel trattamento di varie forme di danni cerebrali. Qui, gli imitatori della superossido dismutasi tiopental sodico e propofol sono utilizzati per trattare i danni dovuti alla ripresa della circolazione sanguigna dopo un'ischemia e per trattare i traumi cranici gravi, mentre i farmaci sperimentali NXY-059 ed ebselen sono state applicati nel trattamento degli ictus. Questi composti sembrano prevenire lo stress ossidativo nei neuroni, prevengono l'apoptosi e vari danni neurologici. Gli antiossidanti sono stati inoltre studiati come possibili trattamenti per malattie neurodegenerative quali malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson e sclerosi laterale amiotrofica.

"Prevenzione delle malattie
Struttura del polifenolo antiossidante resveratrolo
Gli antiossidanti possono eliminare gli effetti dannosi che i radicali liberi hanno sulle cellule e le persone che mangiano frutti e verdure ricchi in polifenoli e antociani hanno un minor rischio di avere cancri, malattie cardiovascolari e alcune malattie neurologiche. Questa osservazione suggerisce che questi composti possono prevenire condizioni quali degenerazione maculare, diminuzione delle difese immunitarie a seguito di una nutrizione povera e neurodegenerazione, che sono conseguenza dello stress ossidativo. Nonostante il chiaro ruolo dello stress ossidativo nelle malattie cardiovascolari, studi controllati con l'utilizzo di vitamine antiossidanti hanno dimostrato che non c'è una significativa riduzione sia nello sviluppo che nella progressione delle malattie cardiache. Ciò suggerisce che altre sostanze in frutta e verdura (forse flavonoidi) spiegano almeno parzialmente il migliore benessere cardiovascolare in coloro che consumano più frutta e verdura.

Si pensa che l'ossidazione nel sangue delle lipoproteine a bassa densità contribuisca all'insorgere di malattie cardiache, e i primi studi hanno dimostrato che le persone che assumono integrazioni di vitamina E hanno un minor rischio di sviluppare malattie cardiache.  Conseguentemente, almeno sette grandi esperimenti clinici sono stati condotti per testare gli effetti dell'integrazione antiossidante con vitamina E, in dosi che variano da 50 a 600 mg al giorno; ma nessuno di questi esperimenti ha dimostrato statisticamente un significativo effetto della vitamina E sul totale dei morti per malattie cardiache.

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Antiossidante
Stress ossidativo
Lo stress ossidativo è una condizione patologica causata dalla rottura dell'equilibrio fisiologico, in un organismo vivente, fra la produzione e l'eliminazione, da parte dei sistemi di difesa antiossidanti, di specie chimiche ossidanti.

Tutte le forme di vita mantengono un ambiente riducente entro le proprie cellule; l'ambiente cellulare redox è preservato da enzimi che mantengono lo stato ridotto attraverso un costante input di energia metabolica. Eventuali disturbi in questo normale stato redox possono avere effetti tossici per la produzione di perossidi e radicali liberi che danneggiano tutti i componenti della cellula, incluse proteine, lipidi e DNA. Le specie ossidanti e i radicali liberi svolgono importantissimi ruoli fisiologici, quali la difesa nei confronti dei batteri, la trasmissione dei segnali biochimici fra le cellule, il controllo della pressione arteriosa ecc. È solo il loro eccesso, generalmente riferito a una o più classi di ossidanti, a essere implicato nello stress ossidativo, oggi ritenuto associato a oltre cento patologie umane (quali fibroplasia retrolenticolare, aterosclerosi, ipertensione arteriosa, malattia di Parkinson, malattia di Alzheimer, diabete mellito, colite, artrite reumatoide, favismo[1], ecc.), e potrebbe inoltre essere importante nel processo di invecchiamento. Comunque, le specie reattive dell'ossigeno possono essere benefiche, come quando usate dal sistema immunitario come via per attaccare e uccidere patogeni e come una forma di comunicazione cellulare.



Le specie chimiche ossidanti possono:
esibire o meno una natura radicalica, a seconda che possiedano o meno, rispettivamente, almeno un elettrone spaiato in uno degli orbitali più esterni;
contenere atomi di vari elementi (ossigeno, carbonio, azoto, alogeni ecc.)
Quindi, i responsabili dello stress ossidativo non sono solo i radicali liberi dell'ossigeno. Possono provocare questa patologia specie sia radicali che non radicali (come, ad esempio, l'anione superossido e il perossido d'idrogeno) o su altri elementi, quali lo zolfo (ad esempio il radicale tiile) o il cloro (ad esempio acido ipocloroso).

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Stress_ossidativo
Gli antiossidanti possono eliminare gli effetti dannosi che i radicali liberi hanno sulle cellule e le persone che mangiano frutta e verdura ricche in polifenoli e antocianine hanno un minor rischio di avere cancri, malattie cardiovascolari e alcune malattie neurologiche. Questa osservazione suggerisce che questi composti possono prevenire condizioni quali degenerazione maculare, diminuzione delle difese immunitarie a seguito di una nutrizione povera e neurodegenerazione, che sono conseguenza dello stress ossidativo. Il cervello è vulnerabile unicamente al danno ossidativo, per via del suo alto tasso metabolico e dei suoi elevati livelli di lipidi polinsaturi, il bersaglio della perossidazione lipidica. Di conseguenza, gli antiossidanti sono comunemente usati anche come farmaci nel trattamento di varie forme di danni cerebrali.


L'idrogeno molecolare disciolto in acqua attraverso elettrolisi, come dimostrato da evidenze scientifiche, posside una potente azione antiossidante selettiva combatte i radicali liberi, nemici della nostra salute, ma non interferisce sui segnali di comunicazione redox del corpo. Questa proprietà lo rende particolarmente prezioso per aumentare le nostre difese contro molte malattie causate dallo stress ossidativo, con anche un'effetto antiage.


ORP: Potenziale di Riduzione dell’ossidazione
Cos’è il Potenziale di Riduzione dell’Ossidazione? Il Potenziale di Riduzione dell’Ossidazione (ORP) è la misura in mV (millivolt) della tendenza o della qualità che indica se una soluzione ossida (ossidante), oppure riduce l’ossidazione (antiossidante). Qualsiasi valore positivo denota una soluzione di tipo ossidante: più alto è il valore, più la sostanza ossida. La stessa teoria viene applicata al negativo, ma in direzione contraria: più basso è il valore, più è antiossidante. Qualunque valore negativo indica quindi una riduzione dell’ossidazione o una tendenza antiossidante. Che cosa significano ossidazione e la sua riduzione in materia di salute? Il consumo di cibo e di bevande ossidanti tendono a danneggiare le caratteristiche chimiche dei liquidi corporei. Molti cibi e molte bevande sono altamente ossidanti e poveri di elettroni. Mentre, una dieta arricchita di ioni negativi d’idrogeno, che si trovano in elevate quantità soprattutto nei vegetali cresciuti organicamente, tende ad avere un effetto positivo sui liquidi corporei. Naturalmente, il valore dell’ORP varia di molto tra i diversi cibi e bevande. Considerando che si desidera evitare il più possibile l’ossidazione all’interno del corpo è importante fare uno sforzo costante nel mangiare e nel bere qualcosa che possegga un valore negativo di ORP. Purtroppo però, la gran parte di ciò che si mangia o si beve ha un valore positivo di ORP, molto spesso abbastanza alto. Molte persone potrebbero rimanere deluse nello scoprire che tra le sostanze altamente ossidanti rientrano le bevande alcoliche, la soda e la carne che ironicamente rappresentano quelle più popolari. D’altro canto, per fortuna, esiste invece un certo gruppo di cibi con valori negativi di ORP, quindi antiossidanti. Il fungo giapponese è noto per avere un ORP intorno a -400 mV, mentre prodotti tipo il miso (soia fermentata) normalmente raggiungono valori tra -100 mV e -150 mV. Può essere fatto un paragone interessante tra la freschezza del cibo in diverse tappe del ciclo di produzione. Per esempio: una spremuta fresca di arance mostra un ORP solitamente intorno a -100 mV, mentre la gran parte dei succhi di frutta confezionati hanno valori superiori a +200mV.

Qual è il valore tipico di ORP dell’Acqua Ionizzata Alcalina? “ Il valore ORP dell’Acqua Ionizzata Alcalina varia e dipende dalla fonte d’acqua, ma generalmente si trova dovunque tra -250 mV e -500 mV. Qualunque valore al di sotto di -550 mV viene classificato come Strong Alcalina è considerato troppo forte per il corpo umano da assumere, per questo tale acqua non è raccomandata da bere. La vita è in relazione all’Ossidazione (Radicali Liberi) e all’Antiossidazione. Che cosa sono i radicali liberi? Invecchiando si sviluppano diversi tipi di malattie e disturbi, come ad esempio disturbi al cuore, cancro, diabete, morbo di Alzheimer e Parkinson. Spesso questi disturbi sono classificati come: “disturbi degli adulti’’, “disturbi comuni’’ oppure “malattie croniche’’, perché pare che vengano coltivati all’interno del corpo con il passare degli anni. E’ ormai divenuta consuetudine pensare a loro come una parte inevitabile del processo d’invecchiamento. Le recenti scoperte mediche, ora comunemente accettate, affermano che il 90% di queste malattie croniche ha come origine il processo di ossidazione interna del corpo col trascorrere degli anni ed ecco cos’è il processo d’invecchiamento in sé. Questo processo di ossidazione è guidato dall’attività dei Radicali liberi, non proprio facili da controllare. Perché? I radicali liberi sono una parte vitale del nostro sistema immunitario, attaccano quando il nostro corpo sente la presenza d’intrusioni di corpi indesiderati quali: tossine, virus ecc. Di fatto sono molecole di ossigeno molto attive che circolano all’interno del corpo umano ed esso ne ha un disperato bisogno per la propria sopravvivenza. Purtroppo esiste il rovescio della medaglia. I radicali liberi sono molto instabili e reagiscono esageratamente con qualsiasi cosa, qualche volta possono danneggiare altri atomi e cellule intorno a loro, incluso il DNA. Per questo motivo è importante tenerli sotto controllo il più possibile. La regola generale da ricordare è: nessuna situazione dannosa per il corpo, nessun eccesso di radicali liberi.
Queste sono le situazioni che fanno aumentare la produzione di radicali liberi:
  • Ossigeno che inspiriamo (circa il 3% dell’ossigeno che inspiriamo si trasforma in radicali liberi);
  • Aerobica ed esercizi fisici pesanti
  • La luce del sole (soprattutto i raggi UV)
  • Aria inquinata
  • Tossine (incluse sigarette, bevande alcoliche, soda, conservanti alimentari);
  • Stress
Quanti di voi han pensato: “Aspetta un attimo! Questo è quello che faccio tutti giorni!" In base a questa lista, la situazione è più grave nelle grandi città rispetto ai paesi di campagna. La buona notizia è che queste condizioni incidono per circa il 10% nella produzione di radicali liberi. Il restante 90% è riconducibile alla fermentazione non ottimale nell’intestino. La brutta notizia è che non si può vedere cosa realmente sta succedendo all’interno dell’intestino di ognuno, tranne avvertire sintomi quali stitichezza o diarrea, che comunque non sono dei buoni segnali. Ecco cosa si dovrebbe osservare per capire se l’intestino ha una fermentazione non ottimale o un eccesso di fermentazione.
Quando esiste un livello di fermentazione normale, le feci dovrebbero: 
  • NON avere un odore peggiore di quelle di un bambino sano;
  • Avere un colore giallo o il colore della terra;
  • Essere consistenti e morbide;
  • Essere abbastanza leggere da fluttuare nella toilette.
Quindi, in che condizione siete? Il livello può variare, comunque se non si riscontrano tutte le condizioni sopra elencate molto, probabilmente, l’intestino soffre di una fermentazione anormale. Questo significa che si stanno incubando molti più radicali liberi di quelli necessari e di conseguenza si diventa un po’ più malati ogni giorno, senza nemmeno saperlo. Ora si dovrebbe essere a conoscenza del fatto che più dell’80% delle malattie gravi, croniche e spesso fatali, vengono prodotte proprio nell’intestino. Avendo detto questo, ecco elencate le sostanze che causano una fermentazione anormale ed è abbastanza evidente che ha molto a che fare con cosa si mangia e si beve ogni giorno. 
  • Cloro (soprattutto si trova nell’acqua del rubinetto e viene anche inalato mentre si fa la doccia); 
  • Carne (particolarmente il grasso cotto)
  • Latte e derivati (in modo particolare quando vengono cotti o i grassi contenuti si trasformano in trans-vaccinico)
  • Cibo e bevande elaborate (inclusi pane e succhi imbottigliati);
  • Conservanti e altre tossine (come la diossina, rilasciata dalla plastica);
  • Bevande alcoliche
Probabilmente nemmeno questa lista è molto simpatica! La prima era legata all’ambiente e alle condizioni di vita, mentre questa alle abitudini alimentari. In cima alla lista troviamo il cloro che è particolarmente dannoso e pericoloso, ma in modo nascosto. Il cloro viene utilizzato nei sistemi pubblici di erogazione d’acqua per motivi sanitari, ossia per distruggere i germi, però una volta che raggiunge l’interno del corpo, distrugge anche i microrganismi risiedenti nell’intestino che aiutano la digestione del cibo ingerito. Senza tali microrganismi sani, il corpo non può digerire correttamente il cibo e come risultato si avrà una fermentazione anormale


Di fronte alle legioni di radicali liberi il corpo potrebbe apparire inerme, inoltre potrebbe sembrare che non abbia un sistema per impedir loro di autocrearsi, ma il corpo invece possiede un sistema naturale di difesa: gli enzimi come il glutatione, il catalase e il superossido dismutasi (SOD). Gli studi però informano che la produzione interna di tali antiossidanti rallenta andando avanti con gli anni. In altre parole, a un certo punto della nostra vita, la capacità di auto-mantenimento della propria salute diminuisce, questo punto è stimato attorno ai 30 anni. Di fatto, in base a delle statistiche condotte da molte società assicuratrici, più del 95% della gente sopra i 40 anni di età ha già avuto o sta iniziando ad avere qualche tipo di disturbo e molte volte non ne sono nemmeno consapevoli se non quando è troppo tardi. Nota Dal momento che la nostra vita è giornalmente sempre più attaccata da tossine, diviene inevitabile per il nostro corpo produrre radicali liberi in eccesso. Si è ancora troppo lontani dall’eliminare l’inquinamento, il cibo organico, uno stile di vita sano che al momento conosciamo solo dai libri di storia. Grazie allo sviluppo medico dell’ultimo secolo, in particolare nell’ambito del sistema sanitario pubblico, l’uomo è riuscito a vincere le malattie trasmissibili che una volta gli facevano paura. Per ironia con lo sviluppo di nuovi stili di vita si è anche sviluppato un altro gruppo di malattie. E il nostro attuale sistema sanitario non sa esattamente come salvare il mondo da queste malattie, molto spesso complesse. Tuttavia c’è un punto importante: prevenire è più semplice che curare! Che fare? Ora almeno si è a conoscenza del fatto che questo ha molto a che vedere con l’ossidazione interna del corpo. Quindi è indispensabile e ovvio assumere soluzioni con proprietà antiossidanti, proprio per prevenire malattie croniche e invecchiamento precoce. Adesso la domanda è: “Quale tipo di antiossidanti si dovrebbe assumere quotidianamente?” Molte persone assumono integratori, come vitamine varie e beta-carotene, e pare inoltre che ogni giorno giungano sul mercato più antiossidanti. Questo è buono solo per metà poiché si assumono con acqua di rubinetto o imbottigliata, le quali hanno un alto valore ossidante. Dunque, cosa ne pensate di quest’acqua super antiossidante come scelta?


ATTENZIONE! CERTI ANTIOSSIDANTI SONO PIU POTENTI DI ALTRI E QUINDI PIU' EFFICACI.

Un antiossidante ha un ORP negativo (ORP = Potenziale Riduzione dell’Ossidazione) ed è l’unita di misura, espressa in mV (millivolt), del potenziale di una sostanza di ridurre l’ossidazione di un'altra sostanza.
E’ abbastanza semplice!
  • ORP aria + 300 fino a + 400
  • Acqua rubinetto +250 fino a + 400
  • Soda e bibite gassate + 500
  • Acque in bottiglia Naturali +200
  • Acque in bottiglia Frizzanti +400
  • Acqua alcalina -200 fino a -350
  • Té verde  -100
  • Succo di arancia -50
  • Acqua Ionizzata Alcalina® puo’ arrivare fino a -700 !!! Nessuna acqua o dispositivo arriva a queste performance. 

Il potenziale di ossido-riduzione di Acqua Ionizzata Alcalina (ORP) va da -300 a -500 mV per i modelli base e fino a -700 o superiore nei modelli superiori . Decisamente maggiore rispetto anche alla vitamina C (ORP -50mV) e al thé verde (ORP-100 mV) o agli estratti vegetali di verdure.





La maggior parte delle persone hanno sentito parlare di antiossidanti, come fonte da cibo o integratori pubblicizzati da quantità crescenti di marketing.
"Melograni, compresse, tè verde o cioccolato?"
Nel frattempo la maggior parte delle persone non conoscono l'ossidazione completamente e forse pensano che si riferisca solo al fatto che provocano l'invecchiamento. A far fare piu confusione al pubblico ci sono anche più mezzi di misura per gli antiossidnanti come ORAC e ORP. Quindi, questo documento ha lo scopo di chiarire alcune questioni di base su questo importante argomento. Ossidazione Il processo di ossidazione inizia con l'aria che si respira. Ogni atomo di ossigeno ha un nucleo al centro con piccoli elettroni che girano attorno ad esso come satelliti in orbita intorno alla terra. Ogni atomo che ha otto elettroni nella sua orbita esterna è stabile, ma l'ossigeno invece ne ha solo sei. È quindi molto instabile e necessita di due elettroni per stabilizzarsi. Quando l'ossigeno entra in contatto con altri atomi può rubare a loro due elettroni, come la reazione del fuoco che libera energia termica. Oppure l'atomo di ossigeno può semplicemente attaccarsi ad uno o più atomi per condividere degli elettroni, come avviene con l'idrogeno per diventare acqua (H2O) o carbonio per fare CO2. In entrambi i casi questo processo è chiamato "ossidazione".
Ad esempio, l'ossigeno brucia la legna in un caminetto catturando i suoi elettroni e rilasciando energia termica nella stanza. Nel tuo corpo, l'ossigeno cattura gli elettroni dal vostro cibo digerito rilasciando l'energia che si utilizza per tutte le attività nel vostro corpo. Cosa rimane dopo l'ossidazione? Nel camino, l'ossidazione degli idrocarburi legno produce CO2 che gsi libera dal camino, e lascia ceneri e carbonio sul fondo. Nel vostro corpo, l'ossidazione delle vostre molecole di cibo produce CO2 che si espira, ma le "ceneri" rimangono nel vostro corpo come molecole di elettroni mancanti chiamate "radicali liberi". Essi sono pericolosi perché vagano attraverso il vostro corpo cercando di sostituire i loro elettroni mancanti rubando elettroni dalle cellule vive, causandone danni che solitamente inibisce la loro capacità di riprodursi come cellule sane e normali.
La maggior parte della gente pensa che i radicali liberi vengano solo da fonti come l'inquinamento, e questo è anche vero, ma l'ossigeno sottratto dalla combustione di cibo, generea una grande quantità di radicali liberi e che vengono prodotti costantemente nel nostro corpo.
Gli scienziati concordano sul fatto che i composti ossidati fanno degenerare la pelle, danneggiano gli organi interni, arrecano danno al DNA e contribuiscono ai segni e sintomi di invecchiamento precoce. Il modo piu' naturale per resistere al danno ossidativo è quello di fornire il vostro corpo buoni antiossidanti; alcuni dei quali si ottengono mangiando e bevendo, e altri si possono integrare.
Come fate a sapere che antiossidante è meglio per voi?
Attenzione: la funzione essenziale di un antiossidante è quello di fornire elettroni ai radicali liberi in carenza in modo che non possano piu' rubare altri elettroni dalle cellule vive.
Allora come si fa a determinare quale antiossidante è il più efficace?
È possibile misurare il potenziale di un antiossidante grazie alla quantità di elettroni dispersi in un liquido utilizzando un tester di ORP (Ossidazione / Potenziale di Riduzione). Le sostanze ossidate sono mostrate con un valore positivo + sopra lo zero, gli antiossidanti invece hanno un valore negativo - sotto lo zero.
I valori più bassi indicano elettroni più disponibili. Ad esempio, l'antiossidante CoQ10 ha un ORP di + 49mV, il succo d'erba d'orzo ha un ORP di -120mV. Il valore  negativo del succo d'erba d'orzo conferisce un potenziale significativamente più alto per la donazione di elettroni e neutralizzare i radicali liberi rispetto al CoQ10. 

Un altro test, noto come ORAC (acronimo di capacità di assorbimento dell'ossigeno radicale), è stato sviluppato per misurare gli antiossidanti in alimenti, soprattutto polifenoli, che sono presenti in frutta e verdure colorate. Questo gold-standard per misurare la protezione antiossidante è basato sull'intensità del colore nel cibo che è legato alla sua capacità di spegnere un certo tipo di radicale libero. I mirtilli sono noti per l'esposizione di un alto valore ORAC. Gli antiossidanti che hanno alti valori di ORAC non possono pero' avere un'elevata biodisponibilità, rendendo il valore ORAC come una misura che in alcun modo non puo' indicare come l'antiossidante è utilizzato nel corpo. Inoltre, non tutti gli antiossidanti hanno colore. Alcuni degli antiossidanti più efficaci sono minerali bianchi, come zinco e selenio. Pertanto un test ORAC non può essere utilizzato per valutare questi antiossidanti. Avrete intuito già che la capacità antiossidante di acqua ionizzata non può essere misurato dal punteggio ORAC.

Concludendo il miglior antiossidante è quello che è più biodisponibile per il nostro corpo e che possiede la maggiore capacità di donare elettroni. L'acqua ionizzata vi offre l'antiossidante più semplice sotto forma di acqua potabile pura con una ridotta dimensione dei cluster molecolari. Inoltre l'acqua richiede meno lavoro di digestione rispetto agli alimenti o alle compresse, la dimensione dei cluster ridotti altera la tensione superficiale causando una maggiore permeabilità cellulare. Gli antiossidanti sono necessari ovunque nel nostro corpo non solo nel nostro intestino.
Non esiste una formula per la conversione tra ORP e ORAC. ORP non è un test restrittivo come ORAC.
Ciò che la scienza ha dimostrato è che beneficiamo di una grande varietà di antiossidanti, quindi in ogni caso, non bisogna fare affidamento ad una sola fonte, soprattutto se la biodisponibilità è dell'antiossidante stesso è discutibile.


Acqua Ionizzata Alcalina
grazie al suo potere antiossidante, impedisce anche l'ssidazione dei metalli, impedendo la formazione di ruggine.