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Qualunque attività fisica  comporta la perdita sia di acqua che di sali minerali e tali perdite possono essere anche a volte considerevoli e rapide se il clima particolarmente caldo e umido e se l’attività viene protratta a lungo. Tali perdite in un soggetto, oltre a ridurne la prestazione, possono creare veri e propri disagi se egli non è in grado di provvedere al ripristino dell’equilibrio iniziale. Di fronte a questo squilibrio l’organismo reagisce sempre con una catena sequenziale di adattamenti atti al ripristino dell’equilibrio organico (omeostasi), che mantiene in vita e in forma il soggetto.

La perdita di liquidi, determinata fondamentalmente dalla sudorazione, causa una riduzione di acqua inizialmente e soprattutto a carico del distretto interstiziale, dove viene quindi a presentarsi aumentata concentrazione salina dello spazio extracellulare. Questa situazione comporta una fuoriuscita di acqua dalle cellule e della parte liquida del sangue (plasma) verso l’interstizio, nel tentativo di ristabilire l’equilibrio osmotico tra gli ambienti extra e intracellulare. La contrazione del volume del plasma e del volume cellulare scatenano un aumento degli impulsi su apposite cellule del cervello che innescano lo stimolo della sete, sete che l’atleta inizia ad avvertire con la perdita di circa l’1% del peso corporeo.



Ad una mancata correzione o a un ulteriore peggioramento dell’ipoidratazione, l’individuo denuncia progressivamente:
  • crampi muscolari,
  • senso di affaticamento,
  • disagio,
  • oppressione,
  • nausea,
  • irritabilità,
  • vertigine,
  • confusione mentale
  • fino ad approdare, nei casi estremi di disidratazione, alla insufficienza circolatoria, renale ed anche alla morte.

E’ evidente che un atleta non arriva a tali compromissioni estreme di salute fisica.: viene raccomandato di bere sia prima della performance, (per garantire un ottimale riserva idrico salina), sia durante ( per integrare i liquidi persi ) che dopo l’allenamento o gara (per evitare la progressiva sintomatologia della disidratazione) anzi gli allenatori nei tempi di recupero della fatica prevedono un tempo per bere.
 Data l’importanza, il reintegro non può essere improvvisato o empirico, ma dovrà seguire una logica precisa valutando sia il momento dell’assunzione delle bevande, sia la loro composizione e temperatura, in quanto esso dovrà rispettare due principi fondamentali:
1. mantenere uno stimolo osmotico sufficiente che tenga vivo il senso della sete.

2. evitare lo stimolo della diuresi.

Gli atleti professionisti e gli allenatori sportivi di un certo livello, sanno che sottili cambiamenti di pH possono avere effetti profondi sulla salute in generale e sulla performance : sensazione di benessere, livello di affaticamento, dolore, peso, capacità di allenarsi e prestazioni sportive.
I muscoli lavorano meglio in una ristretta gamma di pH a riposo, il pH del muscolo è di circa 6,9, mentre il sangue arterioso è di circa 7,4.
 Quando facciamo un esercizio fisico, il maggior impiego di glicogeno per produrre energia in mancanza di ossigeno, produce acido lattico e CO2 (anidride carbonica), che diminuisce il pH del muscolo. Più è aggressivo l'esercizio, più rapidamente i muscoli diventano acidi, e ciò conduce alla stanchezza, al dolore muscolare e ai crampi (se è contemporaneamente presente anche una perdita di liquidi e Sali minerali.)


Da qui la necessità impellente di bere acqua alcalina che contrasti il progressivo aumento dell’acidosi.
 L'accumulo di acido limita anche la produzione di ATP, la molecola del metabolismo energetico, e disturba l'attività enzimatica che produce energia. Inoltre durante l’esercizio fisico intenso vengono prodotte sostanze tossiche di scarto quali l’ammoniaca e lo ione ammonio e radicali liberi che vengono trascinati nel sangue, tendendo ad acidificarlo ancor di più che danno quei famosi sintomi di vertigine , sonnolenza , spossatezza e confusione mentale limitando notevolmente l’efficienza della contrazione muscolare e la propagazione degli impulsi nervosi. Da qui la necessità di assumere una bevanda, oltre che alcalina, anche fortemente antiossidante. Non sono certo alcuni integratori di sali, senza fare nomi, ma tra i più conosciuti, ad essere salutari per il recupero del corpo, infatti invece di essere antiossidanti sono bevande addirittura ossidanti con un potenziale di ORP (ossidoriduzione) di +200 millivolt circa o superiore quando gasati o frizzanti.

Come afferma il dottor Hiromi Shinya uno dei chirurghi più famosi al mondo, l’inventore della tecnica chirurgica endoscopica: "quale miglior bevanda se non l'Acqua alcalina ionizzata, l’acqua con il suo incomparabile potere di detossificazione e antiossidazione" (fino -850 millivolt di ORP).

 


Quando stressiamo eccessivamente un muscolo, bruciamo i nutrienti così velocemente che il sangue non riesce ad eliminare le scorie abbastanza in fretta, creando un accumulo di acidi, che ostruisce i capillari ed impedisce la fuoriuscita dei rifiuti acidi. Inizialmente il muscolo si riscalda, ma col passare del tempo, la circolazione sanguigna rallenta, la temperatura scende e arriva il dolore.
Durante l’attività fisica, specie se intensa e se il soggetto ha una certa età, la pressione sanguigna si può alzare momentaneamente.
 Se abbiamo grumi e residui nei vasi sanguigni, possiamo rischiare dei possibili attacchi cardiaci (cardiopatia ischemica, crisi anginose ect...) per la maggiore pressione e l’ostruzione dei vasi sanguigni.
Ecco che viene cosi a generarsi un circolo vizioso che ha come risultato finale non solo la perdita di efficienza della contrazione muscolare ma una sofferenza di tutti gli altri tessuti, organi e apparati che compongono il nostro organismo, compromettendone in casi di sforzo estremo anche l’integrità stessa.
 Quando il pH scende sotto il 6,5 il muscolo smette di funzionare del tutto. L'acidità riduce il potere dei muscoli direttamente, inibendo l'azione contrattile delle fibre muscolari.




Un dogma da modificare...

Il dogma più accettato è che gli sportivi devono utilizzare un regime alimentare iper-proteico per accrescere la loro muscolatura e migliorare le loro prestazioni. Niente di più errato! Regimi alimentari caratterizzati da alte assunzioni proteiche di norma da lunedì a venerdì, portano una forte acidificazione all'organismo. E poi nei fine settimana un'alta assunzione di carboidrati non fa altro che peggiorare la situazione incrementando il carico acido! 

Le aziende d'integratori e i più accreditati preparatori sportivi, da sempre ci hanno detto che il muscolo è formato prevalentemente da proteine. 
Negli individui sani, il muscolo è costituito per il 72% d'acqua, con solo il 22% di proteine e il restante in materie inorganiche e lipidi. Se fossero coerenti, ci inviterebbero non a consumare sempre più proteine, ma a bere molta più acqua. 

La chiave di tutto e il segreto per una ottimale performance fisica e atletica sta proprio infatti nel bere un’acqua che idrati e ossigeni in profondità le cellule e i tessuti muscolari contrastando l’ipossia (mancanza di ossigeno) e lo stato di acidosi muscolare grazie ad un  ph fortemente  alcalino 8.5-9.5, che detossifichi i muscoli e il fegato dalle sostanze di rifiuto prodotte grazie ad un elevato potere antiossidante  andando cosi' a ripristinare, a detta degli esperti, l’equilibrio sottile e perfetto che permette a questa straordinaria macchina umana di funzionare nel migliore dei modi.

L’unica acqua al mondo che possiede queste proprietà e che è in grado di soddisfare questi requisiti è l’Acqua Ionizzata Alcalina  erogata da dispositivi solo di alta qualità.
Il nostro corpo è prevalentemente 
composto da Acqua!




La maggior parte delle persone, tra cui moltissimi atleti, non consumano abbastanza alimenti alcalini ricchi di minerali, come noci, frutta e verdura. Invece le loro diete contengono elevate quantità di alimenti che formano acidi, come carne, pesce, pollame, uova e latticini. A causa di questo squilibrio nella dieta, si può correre il rischio di acidosi che come abbiamo appena visto danneggia la salute in generale e le prestazioni sportive.

I grandi atleti conoscono questo segreto!

Bere Acqua Ionizzata Alcalina, immergersi o fare impacchi con Acqua Ionizzata Alcalina facilità il veloce assorbimento degli acidi che si formano durante la prestazione sportiva.
L'alcalinizzazione preventiva può essere effettuata tramite un'adeguata assunzione di sostanze minerali in aggiunta all'abituale uso di Acqua Ionizzata Alcalina pH 9,5.
Allenarsi rispettando l'equilibrio acido-base del nostro corpo ci aiuta a:
  • evitare dolori muscolari
  • elevare la capacità di prestazione
  • aumentare la resistenza
  • aumentare la lucidità mentale sotto sforzo 
  • ridurre i tempi di recupero
  • ridurre lo stress
Dato che un'idratazione adeguata è anche un fattore chiave per prevenire l'affaticamento.



Perchè molte atlete hanno la cellulite?
Spesso si consiglia di fare sport alle donne che hanno l'odiata cellulite.
Certamente tale indicazione è utile per ridurre il sovrappeso e garantire tonicità muscolare, ma spesso non elimina la cellulite.
Ci sono molte atlete, anche professioniste che convivono col la famosa buccia d'arancia.
Perchè un'atleta che si allena quattro ore al giorno, non ha necessariamente una "figura" di alto livello?
Lo sport può contrastare la cellulite solo se
le scorie e gli acidi prodotti vengono efficacemente neutralizzati.
 Ginnastica e Sport senza l'indispensabile azione di eliminazione delle scorie in aumento, ha un effetto ancora peggiore sulla cellulite!

Ecco perche gli esperti reputano di fondamentale importanza per gli sportivi bere prima, dopo e durante l'esercizio fisico.

L’utilizzo corretto e costante di Acqua Ionizzata Alcalina puo' fornire un validissimo aiuto a migliorare non solo la qualità della nostra salute ma anche delle performance atletiche di tutti gli sportivi di qualunque disciplina.